
Smaltimento e riciclaggio inerti: come abbattere le polveri
- Cosa sono gli impianti di smaltimento e riciclaggio degli inerti?
- Il problema delle polveri inerti
- Smaltimento e riciclaggio degli inerti da cantieri civili e industriali
- Come gestire ed abbattere le polveri nello smaltimento e riciclaggio inerti
- Un minor consumo di acqua e un ambiente più salubre
- Recupero materiali inerti: cannoni nebulizzatori e impianti Ciclone
Dalla realizzazione di lavori in ambito edile, tra cui attività di scavo, di costruzione e di demolizione deriva una quantità di inerti che, rispettando determinati criteri e standard, possono essere riciclati e, quindi, riutilizzati. Ciò implica anche la produzione di polveri che devono essere abbattute in tutela non solo dell’ambiente circostante, ma anche della salute degli operatori dei cantieri.
Leggi il nostro articolo e scopri come abbattere le polveri provenienti dallo smaltimento e dal riciclaggio degli inerti con l’ausilio dell’acqua nebulizzata!
Cosa sono gli impianti di smaltimento e riciclaggio degli inerti?
Gli impianti di smaltimento e riciclaggio di inerti sono specializzati, appunto, nella gestione di materiale proveniente da cantieri edili e da demolizioni e si pone l’obiettivo di trattare, riciclare o smaltire una categoria di sostanze non biodegradabili e che include sabbia, rocce, calcinacci, pietre, etc. All’interno dell’impianto vengono svolte attività di:
- trattamento: attività eseguita ai fini di eliminare eventuali tracce di elementi nocivi e proseguire con smaltimento e riciclaggio, in modo sicuro e secondo gli standard di settore;
- smaltimento: consente di alleggerire le discariche di rifiuti non biodegradabili;
- riciclo: permette di produrre materiali da costruzione (come aggregati riciclati, sabbia riciclata o ghiaia riciclata), riducendo notevolmente la necessità di estrarre nuove materie prime, e contribuendo in questo modo ad una gestione più sostenibile delle risorse naturali.
Tali attività rispettano quanto previsto dalle normative in vigore, che variano a seconda del paese, ma che fanno riferimento a quanto dettato dagli standard europei. Esse vedono come anticipato, una consistente produzione di polvere di inerti, che in alcuni casi possono causare danni, laddove inalata.
Il problema delle polveri inerti
Le polveri inerti vengono prodotte da scarti di cantieri edili e sono formate da particelle poco solubili o insolubili aerodisperse, prive di valore ponderale, prodotte a seguito della lavorazione di carbone, ferro, stagno, caolino, cemento e altre tipologie di pietre, lavorazioni di cave e miniere e altro. In generale si tratta di materiale diverso che può favorire l’insorgere di patologie alle vie respiratorie, tra cui riniti e asma.
Sulla base della natura chimica, le polveri, vengono suddivise in diverse classi che ne determinano il grado di pericolosità e che, in taluni casi, possono risultare davvero pericolose per l’apparato respiratorio portando a patologie tra cui pneumoconiosi, asbestosi e silicosi.
A tal proposito, l’ACGIH (American conference of governmental industrial hygienists- associazione professionale a carattere scientifico, non governativa, che dal 1938 si occupa della promozione della salute negli ambienti di lavoro) predispone che le concentrazioni aeree negli ambienti di lavoro siano mantenute al di sotto di 3 mg/m3 nel caso della frazione respirabile e sotto 10 mg/m3 nel caso della frazione inalabile fino a che uno specifico valore limite ponderale sia fissato per una particolare sostanza.
Per questo motivo le polveri devono essere abbattute in modo efficace attraverso l’ausilio di particolari sistemi: cannoni nebulizzatori e impianti di abbattimento polveri.
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La normativa di riferimento
Il recente decreto n.152 del 27 Settembre 2022 stabilisce i criteri secondo cui i rifiuti inerti derivanti da attività di costruzione e di demolizione (e gli altri rifiuti inerti di origine minerale indicati nel regolamento sottoposti ad operazioni di recupero) cessano di essere qualificati come rifiuti ai sensi dell’articolo 184-ter del D.LGS 152/2006.
Il provvedimento introduce una novità: un periodo di monitoraggio di 180 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, al fine di verificare i criteri e i parametri stabiliti per questa categoria di rifiuti, che costituiscono un significativo flusso di rifiuti speciali prodotti in Europa.
Inoltre, la norma EN 481:1994 - “Atmosfera nell'ambiente di lavoro - Definizione delle frazioni granulometriche per la misurazione delle particelle aerodisperse”, stabilisce le categorie di frazioni dimensionali di aerosol che si depositano lungo il tratto respiratorio umano per la misurazione e il monitoraggio della qualità dell'aria negli ambienti di lavoro:
- frazione inalabile: frazione delle particelle aerodisperse che viene inalata attraverso bocca e naso;
- frazione extratoracica: frazione che non penetra oltre la laringe;
- frazione toracica: frazione che penetra oltre la laringe;
- frazione tracheobronchiale: frazione che penetra oltre la laringe ma non raggiunge gli alveoli;
- frazione respirabile: frazione che raggiunge gli alveoli polmonari.
Smaltimento e riciclaggio degli inerti da cantieri civili e industriali
Durante la realizzazione di opere all’interno di cantieri edili, civili o industriali e nel corso di demolizioni si verifica, naturalmente, una produzione di scarti che devono essere smaltiti perché generano le polveri di inerti di cui abbiamo approfondito precedentemente.
Gli inerti possono essere smaltiti in loco attraverso particolari attrezzature e solo previa autorizzazione, oppure presso centri di raccolta specializzati.
Durante le attività di smaltimento o riciclaggio di inerti civili ed industriali, è bene essere forniti di cannoni nebulizzatori che ad oggi risultano essere la risposta più efficace ad una serie di problematiche cantieristiche legate al ciclo di lavorazione, rendendolo più veloce, efficiente e performante.
Come gestire ed abbattere le polveri nello smaltimento e riciclaggio inerti
Cannoni nebulizzatori e impianti di abbattimento polveri sono gli strumenti indicati per l’abbattimento delle polveri inerti durante lo smaltimento ed il riciclaggio.
Sistemi efficienti che basano la loro azione su tecnologiche pompe ad alta pressione che, attraverso spruzzi fino a 100 bar, nebulizzano l’acqua abbattendo le polveri senza bagnare l’ambiente circostante.
I vantaggi offerti sono rappresentati anche dalla riduzione di costi eventuali legati al personale impiegato (i sistemi sono infatti automatici), l’eliminazione di pozzanghere e rivoli d’acqua e, quindi, un ambiente più salubre e sicuro.
Perché utilizzare l’acqua nebulizzata
Perché utilizzare acqua nebulizzata negli impianti di smaltimento e riciclaggio inerti civili e industriali? L'acqua nebulizzata agisce sotto forma di agente di abbattimento delle polveri. A contatto con le polveri inerti ha la capacità di catturare le particelle di polvere, appesantendole, impedendone la dispersione nell'aria e spingendole verso il basso.
Un minor consumo di acqua e un ambiente più salubre
L’impiego di sistemi di abbattimento odori e polveri assicura un minor spreco di acqua: una quantità limitata di acqua nebulizzata è infatti sufficiente a catturare particelle di polvere e odori e trascinarli verso il basso, impedendo la diffusione nell’ambiente.
Si potrebbe definire un approccio green, soprattutto in prossimità di zone dove le risorse idriche sono limitate o laddove si consiglia un utilizzo responsabile ed oculato dell’acqua.
L’utilizzo dell'acqua nebulizzata contribuisce crea un ambiente più salubre, sia per gli operatori che per la popolazione che occupa l’ambiente circostante. La riduzione di emissioni di polveri di inerti si traduce in prevenzione di problemi di salute e netto miglioramento della qualità dell’aria e, di conseguenza, della vita.
Recupero materiali inerti: cannoni nebulizzatori e impianti Ciclone
Ciclone propone una vasta gamma di sistemi di abbattimento polveri ed odori adatti a molteplici campi, tra cui quello che coinvolge lo smaltimento e il riciclaggio di inerti e il relativo abbattimento di polveri.
I modelli disponibili sono diversi: cannoni nebulizzatori semi-automatici, elettronici e sistemi di abbattimento personalizzati dotati di accessori performanti come generatori elettrici e serbatoi d’acqua fino a 10.000 litri, per poter utilizzare tali macchinari anche in assenza di acqua o elettricità.
Inoltre, è possibile abbinare anche sistemi integrati di monitoraggio della qualità dell’aria, rilevamento di odori e polveri presenti nei cantieri o siti di lavorazioni industriali.